Il territorio
I Love Cravanzana
Il valore dell’ospitalità
In Cravanzana c’è da sempre un forte spirito di accoglienza: siamo gente ospitale, abituata ad accogliere e a far sentire a casa chi viene dalle nostre parti. Non si tratta di un’iniziativa commerciale o turistica, è proprio qualcosa che abbiamo nel DNA.
Welcome to Cravanzana!
Siamo nel cuore dell’Alta Langa, a circa 585 metri sul livello del mare. Se verrete a trovarci, o se siete già passati da queste parti, sapete già che il paesaggio alle nostre latitudini è diverso da quello di Langhe e Roero. Meno vigneti, che lasciano spazio a boschi e noccioleti, e un ritmo diverso di stagioni e colture.
Da molti anni Cravanzana è il Pais dra Nisora, centro nevralgico della produzione della varietà di nocciola Tonda Gentile Trilobata. Il piccolo paese in cima alla collina, dove si trova il borgo vecchio, è completamente circondato dai profili dei noccioleti.
Le veglie
Nella tradizione di Cravanza c’era un’usanza che bene simboleggia la nostra natura conviviale e aperta: le veglie. Nella stagione invernale c’era l’abitudine di organizzare ritrovi di casa in casa. Al calar del sole, era consuetudine ritrovarsi a casa di un compaesano: qui si condividevano i classici friciò piemontesi, formaggio e salame, pane e un buon bicchiere di Dolcetto delle nostre parti. Così, davanti al tavolo, il camino acceso era testimone di risate, canti e racconti.
A seconda dei presenti, il tema dei racconti cambiava. Eppure c’erano dei punti fermi: episodi di guerra, ricordati da chi li aveva vissuti in prima persona. E storie di Masche, le streghe del folklore piemontese. Se c’erano bambini in casa, i racconti di Masche erano obbligatori!
La Fiera
Appuntamento fisso da più di 700 anni, la Fiera di Cravanzana è un momento di festa tradizionale molto amato. Un’eredità millenaria, possiamo dire!
Cravanzana si trova a metà strada tra i sentieri che uniscono montagna e mare, tra Piemonte e Liguria. La posizione è strategica: chi si metteva in viaggio dalle montagne per raggiungere la costa portava formaggio e prodotti locali, chi si muoveva dalla costa in direzione delle montagne portava con sé sale e acciughe. A metà strada, i viaggiatori sostavano proprio qui a Cravanzana. Con il passare del tempo, il punto di ritrovo ospitava un numero sempre maggiore di persone. E il mercato in cui si scambiavano prodotti divenne una vera e propria sagra popolare. Dapprima di pochi giorni, poi lunga anche un’intera settimana: ancora oggi è un’occasione di festa alla quale tutto il paese partecipa con grande gioia.